NEXTHEAT

       

Localizzazione_Porto Recanati, Macerata
Anno_2022
Superficie_3500 mq
Committente_Nextheat srl
Prestazione_Concept, Progettazione preliminare

 

 

Esiste in Italia una città immaginaria. Una città fatta di architetture molto distanti tra loro, ma al tempo stesso unite dalla grande rete autostradale nazionale. Una città lineare, composta da un nastro d’asfalto su cui s’affacciano edifici in cui si lavora: complessi industriali dove menti creative, strateghi gestionali, cervelli della ricerca & sviluppo e operai di produzione, convivono sotto un unico tetto. Sono la Brembo con il suo Kilometro Rosso sulla A4, la Salewa sulla A22, la Technogym sulla A14, le fabbriche Prada sull’A1, per citare solo le più note. Architetture aziendali, molto legate al territorio d’origine, ma che nell’affacciarsi sulla principale infrastruttura viaria italiana, esprimono una vocazione d’apertura verso mercati vasti. Nextheat è un’azienda che si è data una sfida ambiziosa: essere parte di questa collana di architetture. Ha deciso di essere su quel preciso palcoscenico nazionale e l’ha fatto acquisendo un lotto di terreno che s’affaccia sulla A14 nel Comune di Porto Recanati. Con l’energia di volersi titolare tra i capofila della rivitalizzazione del comparto industriale marchigiano, Nextheat si pone l’obiettivo di costruire una sede aziendale all’altezza dei suoi valori.

 

Un edificio posto lungo un’autostrada viene percepito dagli automobilisti di passaggio con sguardo periferico e nell’intervallo di pochi secondi. Edifici anche molto grandi, divengono, come per magia, apparizioni fugaci, a metà strada tra qualcosa di reale e di virtuale. La nuova sede Nextheat verrà percepita dal 99% delle persone per quello che la facciata verso l’autostrada A14 saprà esprimere nel tempo di un battito d’ali. Se il volume parallelepipedo della costruzione in se stesso è semplice, null’altro che un segno orizzontale, la facciata rivolta verso l’autostrada diviene un iconico e potente cartellone pubblicitario. Il progetto architettonico ruota intorno alla possibilità che questa facciata meta-fisica ingaggi una riflessione sul fenomeno fisico dell’irraggiamento. L’irraggiamento è alla base del concetto stesso di calorifero. Se è pur vero che il termosifone riscalda anche per moto convettivo dell’aria, ciò che colpisce i nostri sensi è l’irraggiamento caldo che sentiamo provenire dalle piastre o dai tubi radianti. Un comportamento fisico che è tattile-senza-toccare. L’irraggiamento esprime la proprietà immateriale del calore, qualità che condivide con la luce e più in generale con l’energia. L’edificio esprime questo concetto tramite un rivestimento della facciata in pannelli di policarbonato, materiale diafano e leggero, che tende a smaterializzarsi nella luce solare e che di notte, quando retroilluminato, irraggia di luce propria come una lampada pulsante d’energia.
A questa pelle traslucida e impalpabile fa da contrappunto un sistema di cornici e lame metalliche bianche, che rimandano più direttamente al linguaggio affilato e ritmato dei radiatori d’alluminio Nextheat, nelle cui affascinanti sezioni estruse si cela un’anima tecnologica affine alle aerodinamiche dell’aviazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se il rapporto con l’autostrada definisce l’immagine più visibile della nuova sede aziendale, nella facciata diametralmente opposta sono posizionate tutti gli ingressi e gli affacci di showroom e uffici. Tale facciata di imponente larghezza, si trova al termine di una promenade di capannoni simmetrici che dona ordine e monumentalità all’area industriale in cui è inserito il lotto di progetto. Tre accessi, due dedicati alle attività industriali/logistiche e uno centrale per i visitatori e il personale definiscono un recinto permeabile, caratterizzato da trasparenza e da una discreta quantità di vegetazione che incornicia parcheggi e piazzali. Un portico a tutt’altezza segnala con evidenza l’ingresso dell’azienda e offre una prima protezione dagli agenti atmosferici. La hall d’ingresso ne riprende le proporzioni monumentali, andando a configurare un openspace che fa da snodo tra l’area reception, l’area caffetteria e gli uffici posti al primo piano. L’eco della fabbricazione riverbera qui potente, anticipando la fascinazione delle macchine industriali. La grande hall è dominata da una scala e una lunga passerella che collega, con fattezze da carroponte, l’area uffici alla sala riunioni. Entrambe in acciaio grezzo cerato, esprimono la potenza estetica del semilavorato nel momento della fabbricazione.
L’area “blue collar”, pur essendo comunicante con la lobby di ingresso, si avvale di un ingresso separato dal piazzale esterno e di una caffetteria e area relax dedicati posti in contiguità con gli spogliatoi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’intero processo produttivo di Nextheat è improntato ad una decisa sostenibilità ambientale. La materia prima con cui sono fatti i caloriferi è infatti alluminio riciclato al 100% e ogni componente è assemblato a secco secondo un principio di reversibilità. Per questo anche l’edificio progettato ha un livello di innovazione tecnologica tale da poterlo classificare come nZEB (Nearly Zero Energy Building) e l’intero processo edilizio segue un protocollo di qualità LEED, per cui si stima di raggiungere la classe Gold.

 

 

 

 

 

 

Gli elementi cardine che differenziano il capannone dall’approccio costruttivo tradizionale sono:

 

1_Facciata in policarbonato
Caratterizzata da velocità di montaggio con tecnologia totalmente a secco, alti valori di isolamento termico e capacità di illuminare gli ambienti in maniera omogenea, la facciata di policarbonato dona la giusta impronta hightech all’edificio, non solo nell’immagine, ma anche nelle prestazioni. Pur essendo un materiale innovativo, la facciata in policarbonato può contare su un case history molto nutrito e aziende produttrici italiane di grande rilevanza internazionale, una tra tutte la torinese Dott.Gallina.
Le principali caratteristiche tecniche della pannellatura di policarbonato sono:

– 13 camere con spessore totale 60 mm e larghezza utile del modulo di 500 mm
– Isolamento termico 0,7 W/m2K
– Isolamento acustico 28 dB
– Dilatazione lineare 0,065mm/m°C
– Temperatura d’impiego -40°C +120 °C
– Protezione ai raggi U.V.
– Reazione al fuoco EN 13501 EuroClass B-s1,d0

 

2_Lucernari fotovoltaici
Lo skylight che si prevede di installare sull’intera copertura, lavora come un Giano bifronte, una faccia verso nord, l’altra verso sud. Dalla prima si ricava luce naturale indiretta e zenitale, cosa che consente risparmi sui costi elettrici, oltre che benefici psicofisici sui lavoratori. Dalla seconda si ricava un quantitativo enorme di Kilowattora, impiegabili direttamente a servizio di uffici e macchinari, nonché per la ricarica di veicoli elettrici.

 

3_Vegetazione interna
Si prevede la presenza di piante nella hall d’ingresso, negli uffici e all’interno delle aree industriali. I benefici del verde negli ambienti di lavoro sono molteplici, tra gli altri: purificazione dell’aria, assorbimento acustico e benessere psicofisico dei lavoratori.

 

4_Recupero acque piovane
Data la grande superficie coperta è previsto l’incanalamento delle acque meteoriche dentro una cisterna interrata da cui trarre acqua per i servizi igienici, per alcune lavorazioni industriali e per l’irrigazione dei giardini.

 

5_Climatizzazione evoluta
Grazie alla dotazione fotovoltaica, per la climatizzazione invernale ed estiva dell’intero complesso, si utilizzeranno pompe di calore elettriche aria/aria, unite ad un impianto di ventilazione meccanica controllata per la zona degli uffici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il progetto in numeri

Area del lotto: 10.930 mq
Capannone produzione: 3.190 mq
Uffici: 410 mq
Aree di servizio: 440 mq
Altezza edificio: 7,7 m
Superficie di parcheggio: 230 mq
Area piazzali: 2690 mq
Area verde: 3000 mq
Potenza impianto fotovoltaico: 170 kw

 

 

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