DISCOBOLUS

       

Anno_2015

Dimensioni_Ø 118 cm h.75 cm

Materiali_ Top in MDF e microcemento, gambe in acciaio

Prestazione_Concept, progetto esecutivo, realizzazione

 

La storia dei tavoli rotondi è antica, quando non leggendaria. Al confronto l’epoca del design moderno, pur con le sue infinite variazioni sul tema, occupa lo spazio di un momento.
Innovare la tipologia del tavolo rotondo, non è più interessante che ricercarne i rapporti formali più riposti e gli archetipi che, fin dall’arte classica, sostanziano le forme primarie.

 

 

 

 

Il tavolo Discobolus si genera dalla relazione geometrica tra curvatura circolare e direttrici triangolari, già base compositiva della celebre statua classica del Discobolo.

Nell’istanza di sintesi, derivata dal fatto che per definire un piano nello spazio sono sufficienti tre punti, il piano circolare è sorretto da tre sole gambe.

Le gambe, costituite da sottili piatti d’acciaio, non si limitano a sostenere il piano per semplice appoggio, ma ne penetrano la massa fino ad affiorare sulla superficie superiore.

Come le dita della mano del Discobolo solcano il disco nell’atto del lancio, così le gambe del tavolo fendono il piano come lame d’ascia, il cui potente gesto viene immortalato ad libitum.

Il piano in MDF rivestito di microcemento spatolato (Pancotti Superfici) restituisce una grande ricchezza materica, ma è al contempo rastremato verso l’estremità per enfatizzarne la sottigliezza.
Nonostante le differenze materiche di piano e gambe, la pigmentazione nera del cemento uniforma il manufatto, donando astrazione concettuale al tavolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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