CASA NANNI

       

Localizzazione_Via Teodosio, Milano
Anno_2019
Superficie_140 mq
Committente_privato
Prestazione_Progettazione preliminare ed esecutiva, direzione lavori

 

Milano, Città Studi, pianoterra di un viale alberato.
Il progetto riguarda la radicale trasformazione, con mezzi economici contenuti, di un ufficio in un loft residenziale, in grado d’essere adeguata scenografia alla vita dinamica di una giovane pubblicitaria. Gli ampi spazi interni, posti pressoché in continuità con il marciapiede esterno, sono stati liberati dalle vecchie partizioni vetrate, realizzando una zona living molto ampia per gli standard residenziali milanesi. Nei desiderata della committenza una tale spazio di soggiorno doveva poter ospitare home concert e proiezioni cinematografiche, funzioni allestibili anche open-air, grazie ad una lussureggiante corte ad uso esclusivo che abbraccia il retro del palazzo.
Dato il carattere scialbo e anonimo degli ex-uffici, è stata scorticata la “crosta” edile da muri e pavimenti. Sono stati poi concepiti potenti inserti architettonici, inseguendo un brutalismo domestico in grado di non sminuire l’estetica del palazzetto novecentesco esistente, bensì di rispecchiarne una certa qual patina degli anni.
La casa è pensata come un unico fluido openspace: al posto di una porta tra zona giorno e notte è stato realizzato un tunnel rivestito sui quattro lati di resina color antracite. Oltre che fungere da disimpegno del bagno e della lavanderia, il tunnel genera una contrazione spaziale, al limite dell’installazione artistica, che di fatto divide i due ambienti della casa senza bisogno di alcun serramento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Living
L’ambiente giorno è dominato da un doppio portale strutturale esistente, il cui cemento armato è stato denudato.
Con esso dialoga uno scultoreo bancone cucina in cemento armato gettato in opera. Il manufatto monolitico si eleva dal suolo con spallette murarie tipiche delle cucine in muratura, ma oltre al bancone comprende anche il lavello totalmente integrato e soprattutto lo schienale che diviene nella parte superiore un bancone bar in affaccio verso la zona pranzo. Quattro basi Ikea laccate bianche organizzano il sottobancone, mentre una serie di mensole in assi da ponte e un frigorifero Smeg a libera installazione completano la dotazione della cucina.
Il pavimento è rivestito con un parquet composto da larghe plance di rovere spazzolato con particolare posa parallela sfalsata. Come battiscopa, un piatto d’acciaio grezzo posato orizzontalmente, contribuisce al carattere industriale dell’interior design.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bagno
L’ambiente bagno è quello che maggiormente ammicca all’identità milanese citata in precedenza.
Pavimento in seminato, piastrelle di ceramica bianca diamantata e soprattutto la presenza di una vetusta vasca da bagno freestanding in ghisa smaltata, appena restaurata da un amatore.
Questa vasca d’inizio novecento, posta vicino alla finestra è antidoto domestico alla frenesia della vita lavorativa, un oggetto dedicato a gesti lenti che ci sottraggano dagli automatismi della routine quotidiana, affinché la casa sia molto di più che una machine à habiter.
Ne risulta un’ambientazione pop che per una volta rinuncia all’eleganza levigata di un bagno minimale, inseguendo un dialogo con gli stilemi milanesi novecenteschi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Guarda il video di “Gigante” singolo di Piero Pelù, girato dentro Casa Nanni.

 

 

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