RESIDENZE MILANOSESTO

       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RESIDENZE MILANOSESTO

 

Localizzazione_Sesto San Giovanni, Milano, Italia

Anno_2017

Superficie_18500 mq

Committente_MilanoSesto spa

 

Inquadramento urbanistico
Città, paesello. Landa post-industriale, quartiere dormitorio. Infrastruttura viaria, campus aziendale. L’identità del corpo di Sesto San Giovani sfugge. Sfuggono i suoi bordi, sfugge la relazione tra le parti.
Il nuovo Programma Integrato di Intervento porta però ordine nel caos, ha la potenza di una rifondazione rinascimentale, per una città cresciuta troppo in fretta.
Per questo motivo il nostro progetto assume alla lettera il masterplan redatto dal Renzo Piano Building Workshop.
Una scelta che potrebbe sembrare un semplice ossequio ad uno degli studi d’architettura più importanti del mondo, ma che nasce in realtà dal fatto che crediamo profondamente valido l’approccio di tale pianificazione.
In un luogo che brama urbanità e ricucitura degli spazi pubblici, la costruzione della città per isolati, boulevard e piazze è semplicemente la soluzione giusta.
Assodato che il “progetto della città” non si può rivoluzionare ogni lunedì mattina, riteniamo corretto ripartire dalla città classica europea, quella che da Haussmann e Beruto ci ha consegnato momenti di urbanità insuperati.
Tutti i nuovi edifici dovranno allinearsi e conformarsi all’insieme. Sarà poi l’assegnazione della progettazione architettonica a differenti professionisti l’antidoto alla monotonia e alla monumentalità dei blocchi urbani.

 

Caratteri architettonici
L’interpretazione della sagoma del masteplan ci ha portato a concepire un edificio sostanzialmente simmetrico. Due blocchi di risalita verticale servono una delle due ali laterali e metà del corpo centrale.
Il basamento è invece unificato da un portico che alterna vetrine a sedute lignee inglobate nei muri.
Come già suggerito dalla sagoma del masterplan, fanno da contrappunto alla massa del corpo di fabbrica, segni d’alleggerimento ottenuti attraverso tagli e fessurazioni volumetriche.
Specificatamente la facciata viene scavata nei luoghi d’accesso alle residenze, permettendo ulteriore illuminamento naturale verso i corridoi interni, in aggiunta a quello dei bridge che connettono i corpi di fabbrica laterali a quello centrale.
Il disegno della facciata è anch’esso finalizzato all’alleggerimento della massa edilizia.
Un disegno non uniforme, combinato con l’utilizzo di materiali naturali come il mattone e il legno, mira ad una vibrazione chiaroscurale, che è poi la qualità perduta delle facciate dell’architettura storica.
Nessuna “pelle”, nessun “diaframma”: il nostro progetto reinterpreta la miglior tradizione milanese del palazzo di città, basata su un rapporto di forte contrasto tra pieno e vuoto, massa e bucatura, superficie minerale di facciata e morbidezza dell’interno domestico.
La facciata è dunque composizione di pieno e vuoto. Dove il vuoto sono logge molto profonde e abitabili, vere e proprie stanze-extra all’aperto, in cui la vita del palazzo diviene visibile dalla strada, umanizzando il paesaggio della città.
In corrispondenza dei corridoi di distribuzione le logge divengono spazi condominiali, aperti al libero uso degli abitanti.

 

Caratteri tecnologici
L’edificio ha struttura in cemento armato, con pilastri arretrati dalla linea di facciata. Essa è tamponata da pannelli prefabbricati di cemento fibrorinforzato il cui lato esterno è in mattoni neri facciavista. Una soluzione che permette di raggiungere una gradevole naturalità materica, una durabilità impareggiabile e una estrema velocità d’esecuzione.
I pannelli hanno l’isolamento termico integrato ed essendo montati a filo esterno annullano ogni possibile ponte termico.
Fa da contrappunto ai pannelli, l’interno delle logge, gli imbotti di tutte le aperture e gli infissi stessi che sono invece in legno.
Le caldaie, l’impianto di climatizzazione centralizzata e i pannelli solari termici sono posti in copertura.

 

 

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