BRAin TAIWAN

       

Luogo_Università Statale, Via Festa del Perdono, Milano

Anno_2019

Cliente_Ministero degli Affari Economici di Taiwan

Servizi_Coprogettazione alla concezione generale, progettazione singoli pezzi e realizzazione prototipi 1:1

 

Nell’ambito del Fuorisalone di Interni tenuto, come ogni anno, nella splendida cornice dei chiostri dell’Università Statale di Milano, siamo stati chiamati a partecipare alla mostra collettiva BRAin TAIWAN. Promossa dal Ministero degli Affari Economici di Taiwan, la mostra si proponeva di rappresentare alla Design Week l’innovazione che la manifattura tessile taiwanese porta nel mondo.

I curatori Louis Ma, Giampaolo Galenda ed Elena Gemelli  hanno pensato gli spazi del Portico del Richini come un grande villaggio variopinto e traboccante di vita, in cui ognuno dei quattro designer invitati -oltre a noi Beatrice Arenella, Andrea Bonessa, Lorenzo Palmeri– hanno creato e allestito sei differenti oggetti/installazioni appositamente concepiti e realizzati adoperando un tessuto tecnico Made in Taiwan. Tali tessuti, ognuno dotato di particolari prorietà tecniche, sono stati selezionati di persona dai progettisti presso le aziende di Tainan e Taipei e poi inviati in Italia per la lavorazione finale.

 

 

 

 

La mostra si propone di provare ad intaccare quello che nell’immaginario collettivo rappresenta la locuzione “Made in Taiwan”: uno stigma che richiama prodotti di plastica dal basso costo e dalla scarsa durabilità. L’immagine mentale che abbiamo di Taiwan è quella di paese-fabbrica organizzato per esportare quantità più che qualità.
La realtà è molto diversa e ci dice che oltre ad essere leader nel mondo dell’elettronica, nell’isola di produce il 70% del mercato mondiale dei tessuti tecnici.
Di tutto ciò pochi sono a conoscenza, perché le aziende taiwanesi operano quasi sempre come terziste di marchi globali quali Nike e Adidas. La mostra nasce dunque con l’obiettivo di mostrare che i prodotti tessili a base di nylon o poliestere, pur non godendo di buona fama quando utilizzati come succedanei di lana e cotone, hanno per altri versi proprietà assolutamente all’avanguardia.

 

 

 

 

Fulcro concettuale della mostra, Brain è un grande cervello rappresentato da reti neuronali e masse grigie. Ad esso il compito di figurare la trasposizione ironica che da “Made in Taiwan” genera il motto “Brain in Taiwan”. Taiwan ha un cervello imprenditoriale potente, non può essere percepito solo come paese-fabbrica. La struttura produttiva del “Made in Taiwan” c’è naturalmente, ma è molecolare e frammentata, quando non delocalizzata in Cina e Africa. Abbiamo dunque rappresentato la rete di connessioni che fa di Taiwan una fertile piattaforma di creatività e produzione.
Sottili bacchette d’alluminio snodate da trenta diversi giunti stampati in 3d (rete neuronale), sostengono veli semitrasparenti (massa grigia), creando un’opera diafana, immateriale come il valore profondo del sistema produttivo taiwanese. Brain non è un oggetto d’uso, ma nemmeno un’opera d’arte in senso stretto. Brain è un attore spaziale. Le sue proprietà  atmosferiche e magnetiche trasformano il senso di un luogo, dando continuità al percorso espositivo che dopo il lungo Portico del Richini prosegue nel Portico San Nazario.

Caratteristiche del tessuto: Rete elasticizzata (48 g/mq), 55% nylon / 45% poliestere, prodotto da Shin Kong Textile di Taipei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cocoon si ispira ad una singolare tradizione che i taiwanesi perpetuano nei parchi di Taipei durante l’inverno. Per proteggere dal gelo ogni singola gemma dei fiori, utilizzano un velo a rete, stretto in testa di gambo da un nastrino.
Per traslazione figurativa ispirata al Buddha in meditazione, è il corpo umano che qui viene abbracciato e protetto come nel grembo materno.
La semplicità di questa amaca esalta al massimo la resistenza del tessuto jacquard. Vi è davvero la minima manipolazione possibile: un lungo telo largo 60 cm, viene sospeso dall’alto fino a 45 cm da terra. Ivi viene inserita una sella imbottita che allargando il telo genera l’invaso spaziale della seduta. Il motivo geometrico a bassorilievo giallo-oro su fondo grigio-azzurro, richiama una scorza vegetale facendo vibrare il tessuto alla luce.

Caratteristiche del tessuto: Jacquard, 100% poliestere, prodotto da JML Junmay textile LTD di Tainan.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un’antica mappa e l’antico nome di Taiwan (Formosa) sono il punto di partenza per il progetto di un tavolo basso destinato ad uno spazio conviviale. Il volto di Formosa viene definito dal profilo perimetrale dell’isola. Meno di trentaseimila chilometri quadrati sotto l’alito di un dragone da dieci milioni di chilometri quadrati che preme al di là di un braccio di mare. Taiwan, patrimonio di libertà ed esempio di autodeterminazione dei popoli, continua ad affermare con forza pacata la propria indipendenza.

Un tessuto double face particolarmente pesante (400 g/mq) e resistente, dal motivo ornamentale basato sulla Curva di Peano, riveste in un verso il piano e nell’altro verso i fianchi. Con le sue pieghe e sinuosità evoca la placca tettonica sul quale giace l’isola, spesso soggetta a scosse telluriche.
Caratteristiche del tessuto: Jacquard con motivo a rilievo double face, 75% poliestere riciclato, 25% poliestere, prodotto da JML Junmay textile LTD di Tainan.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tanghulu è un pouf iconico e pop ispirato ai colori sgargianti e alle forme dei Night Market taiwanesi e in particolare ai coloratissimi spiedini di frutta caramellati. Un vivace tessuto cangiante viene applicato intorno ad una softball da pilates ripiena d’aria. Cedendo leggermente sotto il peso corporeo di chi si siede, il diametro di 60 cm si riduce fino all’altezza dei 45 cm generici di seduta. La sfera è mantenuta in posizione da una corona basamentale costituita da un semplice piatto di ferro saldato.

Caratteristiche del tessuto: Telo tecnico elastico dalla tessitura tridimensionale, 100% poliestere, prodotto da Tex-Ray di Taipei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lantern trova la sua genesi iconografica dalla figura di una lanterna cinese che, a partire dalla sua forma sferica, si destruttura perdendo i suoi spicchi come petali. Il vento li porta lontano, attraversando altre culture per poi coagularsi in una nuova conformazione formale.
Il termine lampada è riduttivo per descriverla, Lantern oltre a gestire flussi luminosi, definisce lo spazio delimitandolo in altezza e grazie alle doti di fonoassorbenza del suo tessuto permette di creare un luogo confortevole dentro il flusso spesso caotico del Fuorisalone.
Lantern ha una struttura molto flessibile composta da sottili cavi d’acciaio appesi al soffitto. Il tessuto può essere tirato e deformato a piacimento e presenta una marezzatura su fondo rosso intenso ottenuta tramite tintura a spray.

Caratteristiche del tessuto: Tessuto elasticizzato, 84% nylon / 16% spandex, prodotto da Shin Kong Textile di Taipei. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A Mazu, la Dea dei mari, sono dedicati oltre mille templi, nel pur piccolo territorio di Taiwan. La sua figura elegante, sempre ornata da lunghi mantelli ondeggianti al vento, ispira un divano componibile ed estremamente variegato in termini di possibilità di seduta. Una chaise longue, una poltrona, un pouf creano spazi inediti di convivialità, configurabili a piacere.
La struttura è di cartone riciclato incollato a strati, mentre uno strato di gommapiuma garantisce la morbidezza su tutte le superfici di seduta, come su quelle verticali.
Il tessuto cangiante benzinato che lo riveste richiama i flutti che coronano l’isola di Taiwan e se illuminato dal flash si accende di una scintillante luccicanza.

Caratteristiche del tessuto: tessuto DWR (Durable water repellent), 100% poliestere riciclato, prodotto da Everest Textile di Tainan.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Approfondimenti su: Design@large  e Design Tellers

 

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