Ludoteca

       

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LUDOTECA

 

Localizzazione_Giardini di Porta Nuova, Milano

Progetto_2014

Superficie_500 mq

Committente_Comune di Milano

Prestazione_Concorso di progettazione

Gruppo di progettazione_LAD Laboratorio di Architettura e Design + HYPNOS

 

L’idea alla base del progetto è semplice: regalare ai bambini con disabilità lo scivolo più grande di Milano.

La ludoteca stessa, attraverso la sua configurazione architettonica, diventa un gioco all’aperto che espande verso l’esterno e verso il parco le possibilità del Padiglione Infanzia, permettendo ai bambini un utilizzo attivo dell’edificio: una fruizione più ampia in grado di garantire davvero la socializzazione e la possibilità di stabilire relazioni.

Il corpo scala della ludoteca sbarca sul tetto, da dove parte il Grande Scivolo, una superficie inclinata lunga 20 m larga 180 cm che copre un dislivello di due piani.

Il Grande Scivolo non è pericoloso, è dotato di adeguati parapetti, di altezza sempre superiore a 130 cm e il cui lato interno è imbottito; termina dolcemente con una curva che permette il rallentamento ed è utilizzabile da tutti i bambini, anche insieme al personale della ludoteca.

Se è vero che il concetto di inclusione supera quello di integrazione, questo progetto ha l’ambizione di rafforzarne ulteriormente il significato giocando sull’opposto dell’idea di esclusione. In parole povere uno scivolo alto due piani è l’oggetto del desiderio di tutti i bambini, non solo di quelli portatori di disabilità, sebbene sia dedicato a questi ultimi. Saranno i bambini del Padiglione Infanzia a non escludere i loro coetanei dal loro luogo, accogliendoli nella ludoteca che diventerà il Grande Scivolo di tutto il parco, per tutti bambini, rafforzando le relazioni che il lotto di progetto stabilisce con la Biblioteca degli Alberi.La strategia di progettazione prevede l’utilizzo di quasi tutta la superficie del trapezio rettangolo per il piano terra (277 m²), e soltanto una quota di essa per il piano primo (223 m²). Lo scivolo è addossato alla parete sud-est e, nella sua salita, porta con sé un pergolato privo di tamponatura che ha la funzione di ombreggiare il giardino esterno situato al di sotto di esso. Tale pergolato contribuisce a determinare la forma della pianta dell’edificio che è simmetrica rispetto al suo baricentro, consentendo così di emancipare il risultato architettonico dalle direzioni obbligate della sagoma di massimo ingombro. Il giardino sotto il pergolato è la naturale estensione delle sale della ludoteca: è un luogo di gioco all’aperto ma è facilmente sorvegliabile.

Per quanto concerne la distribuzione l’accesso al padiglione può avvenire in due modi: si può entrare dal fronte sud-est attraverso la sala per le attività motorie che comprende in sé stessa anche la superficie dell’ingresso-spogliatoio, o lateralmente, dal vano scala. Questo secondo accesso ha una doppia funzione: consente che tutti gli ambienti siano utilizzabili separatamente e configura allo stesso tempo l’uscita di sicurezza.

Dal punto di vista costruttivo, questo piccolo edificio è concepito come una scatola autoportante costituita da pannelli strutturali in legno multistrato a strati incrociati (tipo X-lam). Questa tecnologia presenta parecchi vantaggi.

In primis questo tipo di costruzione a secco, oltre a essere molto veloce, consente di utilizzare sia come struttura sia come tamponatura un materiale naturale, il legno, ampliando la qualità del progetto dal punto di vista della sua sostenibilità ambientale. Le qualità isolanti del legno inoltre consentono di proporre (a parità di prestazione tecnologica) spessori più esigui rispetto ad altre tecniche di tamponatura, ottenendo nel caso del Padiglione Infanzia un duplice risultato: superfici calpestabili più ampie, e spessori più esigui del cappotto coibente esterno, pensato in fibra di legno per garantire complessivamente un pacchetto naturale, ecologico ed energeticamente efficiente.

Il risparmio energetico non si limita ai pacchetti di chiusura: al di sotto delle fondazioni è predisposto un sistema a sonde geotermiche collegato all’impianto a pannelli radianti situato al di sotto dei pavimenti per la climatizzazione della ludoteca.

La scatola in pannelli portanti, una volta coibentata è infine rivestita con sistema di listelli verticali in legno di abete riciclato. Questa tecnica di rivestimento consente di ottenere un involucro interno con normali finestre e serramenti rettangolari, ed un involucro esterno compatto e continuo anche davanti alle aperture; in corrispondenza delle finestre infatti l’involucro presenta delle porzioni apribili, che, se chiuse, sono del tutto indistinguibili dal resto dell’involucro.

Il sistema dei listelli verticali vuole creare un legame iconografico con il tema delle “foreste circolari” che punteggeranno il parco “La Biblioteca degli Alberi” e si dirada del 50% in corrispondenza delle vetrate e del pergolato.

In un contesto segnato dai lucidi volumi dei grattacieli in acciaio e vetro, la ludoteca cerca la sua identità mostrando un’essenza non-urbana, da capanna infantile, forse un po’ selvaggia e frugale, contrapponendosi in questo modo all’involucro tecnologico dei giganti che lo circondano.

Dal punto di vista iconografico, il risultato finale si presenta come un manufatto, inconsueto ma amichevole, un po’ zoomorfo e un po’ piramidale, nel quale la dimensione dell’abitare (nel suo senso più ampio) coincide con quella del gioco.

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