architettura civic center • concorso • scuola
Localizzazione_Ceranova, Pavia
Anno_2023
Superficie_2200 mq
Committente_Comune di Ceranova
Prestazione_ Concorso di progettazione
Programma architettonico e pedagogico
La futura scuola di Ceranova è pensata per essere, prima di tutto, un luogo pubblico.
L’investimento che la collettività affronta per costruire una nuova scuola non si giustifica solo con l’esigenza di nuovi ambienti d’apprendimento al passo con le evoluzioni della pedagogia, ma anche con la capacità di donare nuovi spazi alle comunità locali. Per questo le scuole devono essere autentici centri civici, aperti a tutta la cittadinanza in orari pomeridiani e serali.
Tanto più in contesti di urbanizzazione atomizzata e a bassa densità, le scuole pubbliche devono svolgere funzione di aggregare le comunità di cittadini, senza alcuna barriera sociale.
Nel gergo dell’architettura scolastica d’ultima generazione è corrente l’utilizzo di due termini: “Civic Center” e “Agorà”. Spesso fanno riferimento ad un unico ambiente spaziale. Il nostro progetto scaturisce invece da un postulato molto semplice: Civic Center ≠ Agorà.
Il Civic Center è strutturato come una grande galleria pubblica, serve da atrio della scuola, ma anche da spazio distributivo di una pluralità di funzioni ad uso sia della scuola che della collettività. Tale spazio non è da confondere con la specificità dell’Agorà, che è invece dedicata esclusivamente ai ragazzi.
Civic Center e Agorà hanno duplice connessione in entrambi i piani, ma tramite porte scorrevoli a scomparsa, permettono di essere compartimentati, chiudendo l’Agorà negli orari extrascolastici.
Al fine di semplificare al massimo l’edificio e contenere i costi di costruzione, l’architettura non si compone per addizione di volumi, ma scaturisce da un semplice volume parallelepipedo e procede per sottrazioni. L’insieme dei luoghi di relazione e connessione vanno a configurare un reticolo spaziale simile a quello dei centri storici, dove lo spazio è percepibile come uno scavo a partire da un pieno.
L’alternarsi di spazi vasti e ristretti, riproduce il dinamismo del tessuto urbano storico e in definitiva la sua capacità di emozionare chi lo percorre.
Le sottrazioni spaziali sono generate dai flussi che si intersecano nello spazio fino a definire una struttura ad elica, in grado di imprimere un particolare dinamismo concentrico a tutti i percorsi interni ed esterni.
La prima sottrazione spaziale, ovvero il portico d’accesso, con la sua doppia altezza e la pelle di facciata cesellata a evidenziare l’ingresso, è proprio quel vuoto che genera un movimento destinato a propagarsi per tutto l’edificio. Una vetrata a tutta altezza invita all’ingresso nel Civic Center.
Ampio e arioso, può ospitare esposizioni temporanee e distribuisce varie funzioni tra cui l’auditorium, le sale polifunzionali, la direzione didattica.
Il distributivo verticale fa parte del Civic Center e permette di raggiungere anche il piano di copertura. Prevedendo un possibile futuro ampliamento della scuola, si è infatti deciso di portare scale e ascensore fino al tetto per sopraelevare invece che costruire a terra.
Ne deriva una copertura praticabile pienamente utilizzabile per attività sia scolastiche che extrascolastiche.
Illuminata a giorno da ampi lucernari zenitali, l’Agorà è baricentro degli spazi di apprendimento. Unifica la comunità scolastica, in quanto tutte le aule e tutti i laboratori vi si affacciano, senza eccezione alcuna, creando un senso di comunità in cui la divisione in classi e sezioni diviene mero dato organizzativo.
La biblioteca è pensata per essere interamente a scaffale aperto rivolto verso l’Agorà. Disposta sui due livelli, al pianoterra si fonde con lo spazio gradonato, al mezzanino presenta un lungo tavolo-balconata prospiciente la doppia altezza.
Contesto urbano e spazi esterni
In un contesto di urbanizzazione diffusa e tessuto edilizio atomizzato, il progetto mira a generare densità spaziale e funzionale, aggregando volumi e ricreando in vitro le qualità ambientali e relazionali dei centri storici tradizionali. L’accesso avviene tramite un largo viale pedonale dotato di lunghe panchine, che si attesta perpendicolarmente su via Leopardi. Qui un nuovo marciapiede, costruito slittando l’ingombro dei parcheggi, permette il collegamento in sicurezza con la palestra senza intaccare il lotto delle piscine.
La vibrazione febbrile del rivestimento di facciata, crea un’unica quinta urbana insieme agli alberi del boschetto di recente piantumazione, rappresentando la dinamicità delle giovani vite che animano la scuola.
Il rapporto con gli spazi aperti del lotto non è solo formale-metaforico: l’Agorà si estende verso le corti e il boschetto, dove in una radura trova spazio un’aula all’aperto e una serra, con accesso anche indipendente.
Riguardo gli spazi esterni, peculiarità del progetto sono le due corti ricavate nel retro.
Quella grande è gradonata e permette di ospitare lezioni all’aperto, quella più piccola è direttamente relazionata alla mensa, può accogliere alberi da frutto ed erbe aromatiche in vaso.
Una scala esterna connette la corte grande alla copertura praticabile. Questa funziona come un grande periscopio. Innalza lo sguardo dei ragazzi al di sopra dei tetti delle case, verso la vastità del paesaggio.
Il progetto degli spazi esterni è un vero percorso di scoperta spaziale che stimola negli studenti un desiderio di esplorazione e ricerca. Sotto l’ampia pensilina che cinge i lucernari è possibile organizzare ogni tipo di attività didattica open-air, mentre le parti scoperte sono disponibili all’orticoltura didattica e alla creazioni di campi di gioco utilizzabili in alternativa alla palestra.
Sostenibilità e aspetti tecnico costruttivi
La sostenibilità ambientale del progetto, perseguita tramite soluzioni attive e passive, ha come obiettivo l’ottenimento di un edificio ad energia quasi zero (NZEB), in grado di garantire il massimo comfort con ridotti costi di esercizio.
1_Fattore di forma ridotto
Progettare a partire da un semplice parallelepipedo, permette di minimizzare la superficie disperdente. La decisione di organizzare la scuola su due livelli è parte di questa strategia, oltre a permettere una sostanziale riduzione dell’impronta a terra dell’edificio, a tutto vantaggio della conservazione di terreno vergine drenante.
2_Inerzia termica
L’inerzia termica rappresenta la capacità dell’edificio di ritardare nel tempo (sfasamento) e di ridurre l’entità (smorzamento) dell’onda termica incidente. L’abbondante spessore delle pareti perimetrali permette di raggiungere un’inerzia termica considerevole, riducendo la necessità di produzione termica.
3_Climatizzazione evoluta
Si prevede il riscaldamento a bassa temperatura con pannelli radianti a pavimento alimentato da pompa di calore geotermica, con possibilità di utilizzo anche in modalità raffrescamento. Un sistema di ventilazione meccanica controllata centralizzato garantisce la costante e perfetta qualità e umidità dell’aria, senza dover operare sulle finestre. A copertura del fabbisogno energetico, sopra il tetto trovano spazio 6 stringhe da 10 pannelli fotovoltaici in silicio monocristallino. Con una potenza singola di 400 W, permettono la produzione di 24 KW di energia elettrica.
4_Riciclo dell’acqua
Le grandi quantità di acqua piovana raccolte dalla copertura vengono convogliate in una cisterna sotterranea e utilizzate per gli scarichi dei bagni e per l’irrigazione del giardino.
Per dare continuità al vasto programma di rinnovamento dell’architettura scolastica italiana, non c’è bisogno di pochi progetti stra-ordinari, bensì di tanti progetti realistici.
Il nostro progetto si pone con umiltà l’obiettivo di rispondere a questa istanza di scala nazionale, proponendo un edificio semplice ed economico, realizzabile da imprese locali di media dimensione.
Un edificio privo di possibili punti critici, in grado quindi di rispettare un serrato cronoprogramma di realizzazione. La tecnica costruttiva, di filosofia low tech, prevede un telaio in cemento armato gettato in opera e tamponatura in blocchi multistrato termoisolanti a base di argilla espansa con pannello isolante interno. Garantire che il pannello isolante sia sempre protetto sia lato interno che lato esterno, conferisce alla parete solidità, robustezza e durabilità nel tempo. Le facciate sono finite con pannellatura prefabbricata di cemento fibrorinforzato (GRC), di una tonalità giallo sabbia molto comune nel territorio pavese.
Con tale tecnologia si intende dotare la scuola della finitura di facciata con il più alto indice di durevolezza e semplicità manutentiva oggi disponibile. Gli infissi perimetrali vengono posati a filo interno dentro profondi imbotti, hanno telai compositi alluminio/pvc color antracite e montano triplo vetrocamera. Per garantire una schermatura solare, regolabile fino al perfetto oscuramento, all’esterno del serramento è montata una veneziana elettrica a lamelle di alluminio.
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Nicola Brembilla Architetto, P.IVA 06092510962