MERCATO A PINEROLO

       

Localizzazione_Piazza Roma, Pinerolo, Torino
Anno_2018
Superficie_1240 mq
Committente_Città di Pinerolo
Prestazione_ Concorso di progettazione

 

La costruzione della nuova ala di mercato di Pinerolo vuol essere occasione di rigenerazione urbana. Per raggiungere questo obiettivo, non basta assolvere alla funzione di copertura delle attività mercatali. Nella rinnovata Piazza Roma deve sorgere un nuovo landmark, iconico e immediatamente riconoscibile dai cittadini come spazio pubblico, come nuova agorà.
La visione è quella di un gioiello splendente, incastonato nel tessuto urbano di Pinerolo.
Un manufatto che si slancia acuminato come la ghimberga della Cattedrale di San Donato, che a sua volta dialoga formalmente con le vette alpine circostanti.
In questa convergenza di architettura e paesaggio vi è l’iconogenesi del progetto, la matrice figurativa che imprime l’identità formale all’ala di mercato.

 

 

 

 

Il termine Ghimberga deriva dal francese Guimberge, a sua volta derivato dal termine tedesco Wintberge, ovvero “luogo che protegge dal vento”.
Ci piace immaginare l’ala di mercato come luogo di protezione: una casa comune, sempre aperta a tutta la collettività.

L’ala di mercato ha una pianta rettangolare i cui lati si allineano alle facciate degli edifici che circoscrivono Piazza Roma. Lungo tutta l’area occupata (20 x 62 metri) presenta un attacco a terra aperto e permeabile. Non vi è alcun impedimento fisico, nessuna barriera o muro che possano generare situazioni di scarsa sicurezza o degrado.
L’edificio rimane come sospeso al di sopra delle teste dei passanti. Copre dalle intemperie e dal sole estivo, pur salvaguardando l’illuminazione naturale e l’arieggiamento.
La copertura del mercato è volutamente monumentale. Il punto più alto raggiunge tredici metri d’altezza. L’ala non vuole essere mero manufatto utilitaristico, ma emergenza architettonica che afferma l’importanza della città pubblica, ritagliandosi un posto rilevante nel panorama urbano pinerolese.
Il linguaggio architettonico è strettamente legato all’archetipo delle halles d’acciaio e vetro: architetture fortemente connotate, che punteggiano i paesi di queste terre non lontane dal confine francese.

 

 

 

La principale caratteristica del progetto è la flessibilità d’utilizzo e la capacità d’ospitare una varietà di eventi in aggiunta alla funzione primaria di mercato agricolo.
Gli unici elementi fissi a terra, oltre ai 16 pilastri, sono le panchine e il blocco dei servizi igienici.
La relativa standardizzazione costruttiva permette una grande velocità realizzativa, tale per cui il Mercato dei Produttori Agricoli dovrà trovare una localizzazione differente per un tempo non superiore ai 6 mesi. La necessità di organizzare il cantiere nella compresenza delle funzioni residenziali e commerciali presenti, porta di necessità all’utilizzo di tecnologie leggere e processi costruttivi in grado di generare il minimo possibile quantitativo di polveri, rumori e traffico di automezzi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il rivestimento esterno è in lamina di alluminio preverniciata color ottone. Una livrea in grado di mantenere inalterate la sua funzionalità e il suo aspetto estetico per decenni, senza alcun bisogno di onerose manutenzioni.
All’interno non vi è controsoffitto o rivestimento alcuno: la struttura mostra la sua logica costruttiva fatta di profili HEA e lamiera grecata. Questa spartana, quanto sincera, soluzione è dettata dalla volontà di rispettare il budget dato, evitando di proporre in sede di concorso finiture architettoniche non allineate ai finanziamenti stanziati.
A protezione dalle piogge e dai venti vi è un curtain-wall appeso alle travi di copertura tramite tiranti e tensori. Gli elementi orizzontali di questa facciata vetrata sono abbastanza profondi da fungere da brise-soleil, permettendo di smorzare l’irraggiamento diretto del sole.

 

 

 

 

Le sette campate hanno un ritmo sincopato, ottenuto tramite luci differenti e inclinazioni di falda diversificate. Prendendo come riferimento il modulo base dello stallo mercatale largo 4 metri, vi sono 2 campate da 4 metri, 3 da 8 metri, una da 12 metri e una da 16 metri.
Le cinque campate centrali presentano un tetto a capanna, mentre le due di testata hanno una sola falda inclinata e si chiudono con un prospetto verticale.
Pur con altezze di colmo differenti, tutte le campate hanno l’imposta a 2,8 metri dal suolo. Corrono parallele al lato corto di Piazza Roma, in modo da costituire sul lato lungo, ovvero quello di principale percezione del progetto, un disegno complessivo unitario e potente.
Tra una campata e l’altra vi è una piccola intercapedine che enfatizza la modularità della costruzione. Tale intercapedine, che corrisponde alla trave reticolare trasversale di sostegno delle falde, ospita nella parte superiore la gronda di raccolta acque piovane e nella parte inferiore un corpo illuminante lineare. Nei pilastri sono inglobati i pluviali di scarico e i punti d’allaccio elettrico e idrico a servizio delle attività mercatali.

 

 

L’intervento in Piazza Roma è costituito oltre che dall’ala di mercato anche dalla nuova pavimentazione: una grande tarsia di pietra chiara, che disegna il suolo con tratto fine e sincopato.
Prendendo come riferimento altimetrico le quote dei marciapiedi, tutta la piazza viene rialzata di 15 centimetri.
L’accesso carrabile dalle vie circostanti avviene tramite brevi rampe che rallentano la velocità dei veicoli, a tutto vantaggio della sicurezza dei pedoni.
La strada che collega Corso Torino con via Buniva viene trasformata in un senso unico, mentre le vie laterali vengono chiuse tramite dissuasori oleodinamici a scomparsa. Una grande area pedonale viene creata. Pochi metri oltre la proiezione a terra dell’ala di mercato vengono installati ulteriori dissuasori alternati a lunghe panchine per garantire la non carrabilità della piazza da parte dei mezzi privati.

 

 

 

 

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