DI TANNO ASSOCIATI

       

Localizzazione_via Borgogna 8, Milano

Anno_2024

Dimensioni_700 mq

Committente_Studio Legale Tributario Di Tanno Associati

Prestazione_Progettazione preliminare ed esecutiva, direzione lavori


A pochi passi da Piazza San Babila, dove via Borgogna incrocia via Cerva, svetta imperioso un bellissimo palazzo degli anni ’30 opera dell’architetto Giuseppe Martinenghi.

Il nostro progetto riguarda l’adeguamento funzionale e la personalizzazione dell’intero quinto piano, scelto come sede milanese da Di Tanno Associati, studio legale e tributario, il cui quartier generale è nella Capitale. Nel 2011 una ristrutturazione globale dell’edificio ad opera di Asti Architetti ha lasciato in eredità diversi elementi di ottimo livello qualitativo, tra i quali spiccavano gli infissi perimetrali in acciaio inox di Secco Sistemi e le boiserie di Lualdi in elegante tranciato di noce scuro. Elementi architettonici di alta gamma che essendo stati usati per pochi anni, sono stati salvati e integrati nel nuovo progetto, assecondando un’imprescindibile istanza ecologica di riduzione degli sprechi.

Il precedente inquilino, lo studio legale inglese Bird&Bird, utilizzava svariati piani dell’edificio. Il quinto piano, oggetto del progetto, era stato allestito come area puramente operativa. 

Di conseguenza si presentavano due problemi da risolvere:

1_ La presenza di soli uffici chiusi, serviti da corridoi centrali ciechi piuttosto claustrofobici;

2_ Nessuna attenzione all’area di sbarco ascensori, in quanto la reception generale era collocata al piano attico.

Il primo problema, ovvero la mancanza di luce naturale, indispensabile per il benessere degli occupanti è stato risolto demolendo pareti e porte cieche in favore di partizioni vetrate ad ogni estremità del piano.

Il secondo problema era di più complessa soluzione, in quanto un pilastro strutturale in cemento armato si ritrovava a poco più di un metro dalle porte dei due ascensori, rendendo complicato strutturare una reception all’americana.

Pur essendo un problema tipico di molti edifici esistenti che restituiscono frizioni tra lo stato di fatto e determinate performance da garantire ad un cliente aziendale, l’impossibilità di intervenire su un elemento strutturale ha richiesto di dissimularne l’ingombrante e ineliminabile presenza con un diaframma a lamelle in acciaio inox satinato. L’alto tasso di riflessione generato, oltre a portare luminosità nel corridoio, genera una molteplicità di rispecchiamenti che porta in dissoluzione gli ingombri murari preesistenti.

Come un colonnato, il diaframma accentua la centralità dell’area reception, dando una gerarchia all’intera distribuzione interna.

Profondo nero, serico grigio, acqueo blu. Sono le tre espressioni del volto che il ferro assume al variare della luce. Un materiale, che non ha mai la stessa faccia, ma varia a seconda dei punti di vista.

L’acciaio inox, materiale ponte tra la preesistenza e i nuovi elementi di progetto, compare in altri dettagli dell’ufficio: oltre ai telai delle nuove pareti vetrate anche in alcune nuove porte scorrevoli per una mini area break e per la cucina.

Per il bancone reception si è costruito un manufatto su misura in acciaio al carbonio che si allarga per tutta l’estensione della reception, inglobando anche il back office.

Tutte le pareti, che nello stato di fatto si presentavano con una convenzionale finitura bianca, sono state interamente ridipinte con tonalità grigio tortora chiaro, in modo da legare, in una palette più raffinata e coordinata, il legno e l’acciaio.

Per poter all’occorrenza usufruire di un mini auditorium, le due sale riunioni sono divise da una parete impacchettabile insonorizzata (Anaunia, PMI Maxi). Per renderla pressoché indistinguibile dai muri è stata dipinta con la stessa tonalità delle pareti. 

Come per l’acciaio inox, si è ripreso un tema materico già presente nello stato di fatto, ovvero i rivestimenti in tranciato di legno scuro. Il grande tavolo da riunione, quello della area lunch e i totem porta schermo sono stati selezionati tra quelli rivestiti con essenze estremamente simili. Per poter dotare le nuove pareti vetrate di un controllo della privacy, sono stati installati tendaggi a rete filtrante su binario doppio in due tonalità cangianti oro e marrone, in dialogo coloristico con le superfici in legno.

Acciaio calamina e acciaio inossidabile.
Dionisiaco ed apollineo. Impuro e raffinato. La potenza estetica giace sempre nel differenziale che si agita tra le cose. Così la perfezione dello stainless (steel), letteralmente "senza macchia", dialoga con il torbido ferro grezzo.

Crediti

General Contractor per edilizia e arredo: Loft82

Impianti elettrici e idraulici: Scarcelli Italia S.p.A.

Realizzazione su disegno delle opere di personalizzazione in acciaio: Bresciani Fabbro

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