Casa di cura “Les Tines”

       

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PLANIMETRIA

 

 

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DETTAGLIO

schizzo

 

CASA DI CURA  “LES TINES”

 

Localizzazione_Chemin des Tines, Nyon, Svizzera

Progetto_2015

Superficie_4995 mq

Committente_Fondation du Midi

Prestazione_Concorso di progettazione in unica fase

Gruppo di progettazione_HYPNOS + LAD Laboratorio di Architettura e Design

 

Youth
È possibile concepire una casa di cura (EMS, établissements médico-sociaux) come luogo di una nuova, inaspettata, giovinezza?
La nostra risposta è affermativa e per ottenere tale risultato abbiamo concepito un edificio in cui dalla cella privata della camera agli spazi comuni lo scopo dell’architettura è favorire la relazione tra le persone.

L’edificio
Il lotto su cui sorgerà l’edificio è piuttosto piccolo, seppur con una bella vista verso la fascia forestale a sud.
Partendo da questa constatazione si è deciso di far assumere all’edificio la forma esatta del perimetro di sviluppo dell’edificio.
L’ingresso e la place du village sono posizionate a livello stradale nord, l’unità di geriatria al piano primo e quello di psichiatria dell’età avanzata al secondo.
Al piano interrato sono state posizionate tutte le funzioni tecniche e i parcheggi.

Avendo in qualche modo come predeterminata una forma a “elle” si è deciso di porvi nel baricentro una corte che nel lato sud del pianoterra rimanesse totalmente aperta verso il giardino circostante e il paesaggio naturale.
Il nucleo di collegamento verticale, composto da ascensori, montacarichi e scala di sicurezza è posto presso la corte in modo da risultare baricentrico anch’esso.
Il risultato è un edificio compatto, con un fronte stradale forte e urbano, ma che al suo interno nasconde delle doti di trasparenza e luminosità inaspettate.
L’aspetto esteriore dell’edificio è fortemente inspirato dal contesto della città di Nyon.
Le superfici intonacate del Castello e dell’architettura storica, con la loro levità minerale ritmata dagli infissi in legno, vengono rivisitate in chiave moderna, tentando di preservare quella finezza grafica e compositiva che le caratterizza.

La “Place du Village”
Il pianterreno dell’edificio è caratterizzato da una grande trasparenza, ovunque lo sguardo può attraversare l’edificio fino a ricongiungersi con il paesaggio.
Nessun ambiente è troppo profondo per apparire buio, ciò abbatte la barriere tra esterno e interno, rendendo l’EMS un luogo che appartiene al quartiere; tutto il contrario di una struttura d’isolamento.
L’accesso avviene attraverso una lunga pensilina che si allunga ad est, verso il centro Nyon.
L’impianto distributivo è estremamente semplice, a pochi passi dalla bussola d’ingresso si domina con lo sguardo l’intero pianoterra e gli ascensori, rendendo semplice l’orientamento.
La corte interna è un vuoto strategico per legare in un unico spazio l’attacco a terra dell’edificio.
Con questo elemento compositivo si vuole rafforzare la natura pubblica dell’edificio, il suo essere spazio urbano in cui è piacevole tornare.
Tutti gli ambienti sono delimitati verso l’esterno da un curtain-wall ligneo e all’esterno rimangono coperti da un generoso aggetto del piano soprastante.

Le unità di cura
L’organizzazione delle unità di cura è basata sul concetto di circolazione fluida tra un pluralità di ambienti. Si è voluto creare uno spazio connettivo e di soggiorno comune concepito come una sorta di ventricolo interno che sfocia sovente in facciata e che permette una sorta di promenade circolare interna ai singoli piani. Un percorso a tappe, per dare qualità di vita all’anziano nello spazio fondamentale che sta tra la dimensione privata, ma un po’ opprimente, della camera e quella pubblica, ma probabilmente un po’ caotica della Place du Village.
Questa serie di spazi conviviali si riflettono nella facciata dell’edificio con un ritmo continuo.
Pur essendo la superficie dedicata a queste funzioni sociali molto minore della superficie totale delle camere, il prospetto ribalta questa proporzione, rendendo molto visibili e vivibili questi spazi comuni.

Se è vero che il progetto vuole dare alle persone che abiteranno l’EMS una nuova giovinezza, questi spazi di logge, balconi e salotti, piccoli ma numerosi e dislocati sul bordo esterno dell’edificio sono la materializzazione di uno spazio da vivere con la gioia e la ricchezza che solo un organismo vitale e collettivo sa dare.
L’edificio ha due spazi di soggiorno per ogni singola Unitè de vie.
Il primo, in conformità al bando è completo di cucina, salotto tv, balcone all’aperto.
Il secondo è invece un giardino d’inverno, dalla metratura davvero minima, ma tuttavia capace di ospitare delle sdraio o un piccolo tavolo con delle sedie.
E’ uno spazio raccolto che arrichisce le possibilità delle persone di trovare un proprio equilibrio all’interno dell’EMS.
Anche la qualità dei corridoi è molto curata: lo scavo della corte permette di ottenere che la quasi totalità dei corridoi d’accesso alle camere sia finestrata, evitando di riproporre il corridoio cieco tipico dell’edilizia ospedaliera.

Le camere
Il disegno della camera singola, segue in maniera fedele le prassi consolidate degli EMS.
La progettazione si è concentrata sul rapporto con la facciata.
Abbiamo introdotto una panca fissa per fare in modo che i visitatori possano trovare facilmente posto a sedere o appoggiare oggetti, senza ingombrare la stanza di quelle tristi seggiole, che negli ospedali, rimangono sovente al capezzale dei letti anche dopo che gli ospiti se ne sono andati.
La panca è invece un elemento della tradizione alpina che richiama momenti conviviali e dona alla stanza una elegante immagine da salotto.
Costruttivamente ci permette di creare un elemento tipologico di facciata alternativo sia alla finestra classica che alla portafinestra, a nostro avviso poco indicata per il comfort dell’anziano.

Sistemazioni esterne
Nonostante lo scarso spazio libero da dedicare al giardino, si è voluto creare un camminamento all’interno del lotto basato, come nelle unità di cura, sulla creazione di un percorso circolare, una passeggiata.
Il livello altimetrico della Place du Village determina il piano unico in cui si sviluppa il giardino.
Per far ciò la parte sud del lotto è interessata da un riporto di terreno (proveniente dallo scavo del piano dei parcheggi interrati) che crea una sorta di poggiolo panoramico.
Questo elemento compositivo di paesaggio trae spunto dai bellissimi terrazzamenti di Nyon, nell’intento di ricreare un paesaggio dalle qualità urbane nel contesto del quartiere Les Tines.

Materiali e sostenibilità ambientale
La tecnologia costruttiva è estremamente semplice e finalizzata alla riduzione dei costi e dei tempi di cantiere.
Un telaio di cemento armato verrà tamponato con pannelli prefabbricati di GRC per quel che riguarda le pareti opache, mentre per le chiusure trasparenti viene utilizzato un curtain-wall in legno che in corrispondenza delle camere accoglie una pannellatura lignea opaca apribile.
Il curtain-wall ligneo prevederà una combinazione di vetri basso-emissivi e selettivi, nonché tendaggi per la schermatura solare.

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